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Camera di Commercio di Mantova
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Nota Unioncamere di trasmissione parere MISE in merito all’attività di lavanderia self service del 30/5/18. Viene risposto al quesito su come valutare alcuni servizi integrativi, che farebbero invece riferimento a altre tipologie di attività, organizzativamente più complesse.

Controlli antimafia - I soggetti da sottoporre a controlli nei casi di consorzio - con Nota del 25 maggio 2018, Prot. N. 11001/119/20(8)-A. Il Ministero dell’Interno chiarisce che, a prescindere dalla misura della partecipazione al consorzio, spetta al Prefetto, nell’esercizio di un potere valutativo espressione di ampia discrezionalità, procedere ad un approfondimento della vicenda associativa in presenza di indici sintomatici della comunanza di interessi criminali o di un illecito disegno di asservimento dello strumento consortile agli obiettivi delle organizzazioni mafiose. Ricordiamo che, attualmente la lett. b) del comma 2, dell’art. 85, del D.Lgs. n. 159/2011, prevede l’obbligo di verifica in capo: “per le società di capitali, anche consortili ai sensi dell'articolo 2615-ter del codice civile, per le società cooperative, per i consorzi di cooperative, per i consorzi di cui al libro quinto, titolo X, capo II, sezione II, del codice civile, al legale rappresentante e agli eventuali altri componenti l'organo di amministrazione nonchè a ciascuno dei consorziati che nei consorzi e nelle società consortili detenga, anche indirettamente, una partecipazione pari almeno al 5 per cento”.

Risoluzione n. 135206 dell’11 aprile 2018 - Commercio sulle aree pubbliche – Possibilità di concessione di posteggi in mercati di nuova istituzione, da riassegnare a seguito di restituzione del titolo o ubicati nei mercati riorganizzati con riduzione degli stessi . Vengono forniti chiarimenti  su come operare in questi casi, stante gli interventi di proroga delle concessioni in essere fino al 31 dicembre 2020 intervenuti con i commi 1180 e 1181 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di bilancio 2018).  

Risoluzione n.120995 del 26 marzo 2018 - Commercio di cose antiche e/o usate – Obbligo di tenuta del registro delle operazioni giornaliere di cui all’articolo 128 del TULPS  La risoluzione diffonde il contenuto della nota n. 4040 del 21 marzo 2018 del Ministero dell’Interno, il quale, sulla base di un parere del Consiglio di Stato, fornisce chiarimenti in merito all’obbligatorietà, in capo agli operatori del commercio di cose antiche o usate, della tenuta di un registro delle operazioni poste in essere giornalmente, anche a seguito dell’abrogazione dell’articolo 126 del T.U.L.P.S. Secondo il Consiglio di Stato l’intervento demolitorio sull’articolo 126 del T.U.L.P.S. deve considerarsi circoscritto unicamente a tale articolo, senza riverbero alcuno sul successivo articolo 128 che non è stato abrogato nemmeno in modo implicito, in quanto la disposizione ivi dettata fa riferimento anche a specifiche categorie di soggetti (fabbricanti, commercianti, esercenti), diversi dai commercianti di cui all’articolo 126. "Pertanto, coloro i quali esercitano il commercio di cose antiche o usate, pur essendo legittimati ad avviare le relative attività senza dover sottostare a controlli nella fase di accesso al settore, sono comunque tenuti ad annotare le relative transazioni sul registro previsto dal citato articolo 128 del T.U.L.P.S."

Risoluzione n.111455 del 21 marzo 2018 - Legge 25 agosto 1991, n. 287 - Attività di somministrazione di alimenti e bevande – Ammissibilità di locale interamente destinato a laboratorio. Reca parere favorevole in merito alla possibilità di avviare un’attività di somministrazione di alimenti e bevande organizzata in un locale, con certificato di agibilità ed idonea destinazione d’uso, da adibire interamente a laboratorio cucina, con somministrazione dei pasti da effettuarsi esclusivamente in area esterna (giardino) contigua al medesimo locale, che sarà attrezzata con tavoli e sedie.

Risoluzione n. 115448 del 21 marzo 2018 - Decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 170 – Apertura punti vendita di tipo esclusivo e non esclusivo. La risoluzione risponde al quesito in merito alla possibilità, di consentire l’apertura di un nuovo punto vendita della stampa quotidiana e periodica, sia di tipo esclusivo che non esclusivo. Ferma restando l’applicabilità dell’istituto della SCIA, ai sensi del comma 1 del citato articolo 4-bis – scrive il Ministero – “la circostanza che allo stato non sia stata ancora adottata l’Intesa prevista dal comma 3 del medesimo articolo, non può comportare conseguenze non giustificabili quali l’impossibilità dell’avvio dell’attività di impresa nel settore di riferimento.”

Risoluzione n.116329 del 21 marzo 2018 - Commercio sulle aree pubbliche – Commi 1180 e 1181 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 – Applicabilità ai produttori agricoli.  Viene chiarito che, nel caso i produttori agricoli intendano operare tramite posteggi su area pubblica, i medesimi devono essere selezionati con le procedure applicabili ai commercianti che intendono svolgere l’attività di vendita con la medesima modalità.

Risoluzione n.96599 del 12 marzo 2018 - D.P.R. 6 aprile 2001, n. 218 – Quesito in materia di vendite sottocosto. Il Ministero dello Sviluppo ha chiarito che nel caso di vendite sottocosto, effettuate ai sensi dell’art. 2, comma 2, del D.P.R. n. 218/2001, ovvero effettuate senza comunicazione all’autorità comunale, non si applica: l’obbligo di comunicazione preventiva al Comune; l’obbligo di effettuazione delle vendite per sole tre volte nel corso dell’anno; il limite di durata dei periodi di vendita non superiore a dieci giorni;  il limite delle cinquanta referenze (prodotti); l’obbligo del decorso di un periodo pari a venti giorni tra una vendita sottocosto e l’altra, previsto all’art. 1, comma 5.

Risoluzione n. 96594 del 12 marzo 2018 - Presentazione di SCIA per apertura esercizio di commercio di vicinato e connessa agenzia di affari. Viene chiarito che, nel caso di vendita esercitata ai sensi del decreto legislativo n. 114 del 1998, “pur in assenza di una specifica prescrizione nazionale, risponda a criteri di ragionevolezza, nel caso di specie, richiedere all’esercente di collocare le due tipologie di merci in modo che risulti agevole la distinzione tra quelle nuove e quelle usate, anche ai fini dell’attività di controllo da parte degli organi preposti alla vigilanza”.

Nota di indirizzo dell’ANCI in tema di vendita di prodotti agricoli - “street food agricolo” del 5 marzo 2018. Il Dipartimento Attività Produttive dell’ANCI, fornisce alcune indicazioni sullo svolgimento dello “street food agricolo”,